Definire l’emicrania come un brutto mal di testa è come dire che uno tsunami è una grande onda
Cefalea, emicrania, mal di testa: sono tre parole che spesso vengono usate come sinonimi, ma in realtà ci sono alcune differenze che non possiamo ignorare. Dato che le parole sono importanti, soprattutto quando si definiscono delle patologie, oggi vorrei provare a fare un po’ di ordine e chiarire a cosa ci riferiamo quando parliamo di cefalea ed emicrania. Sembra una questione banale, in realtà non lo è nemmeno per le persone che ne soffrono: entriamo quindi in modalità “post alla Superquark“; niente panico, vi prometto che non sarà un articolo lungo e noioso.
Prima di addentrarci nelle definizioni mediche, partiamo da quelle che troviamo su un comune dizionario della lingua italiana:
cefalèa (ant. cefalìa) s. f. [dal lat. cephalaea, gr. κεϕαλαία, der. di κεϕαλή «testa»]. – Sensazione molesta o dolorosa, circoscritta o diffusa, continua, intermittente o sporadica, interessante il capo; è detta comunem. mal di capo o mal di testa (da non confondersi con l’emicrania, che designa un tipo di cefalea che si manifesta in modo accessuale, cioè per crisi della durata di parecchie ore, intervallate da periodi di perfetto benessere).
emicrània s. f. [dal lat. tardo hemicrania, gr. ἡμικρανία, comp. di ἡμι- «mezzo» e κρανίον «cranio»]. – Affezione caratterizzata da cefalea accessuale per lo più unilaterale, generalmente preceduta da alterazioni della funzione visiva, accompagnata spesso da vomito e nausea; più frequente nel sesso femminile, è probabilmente connessa alla presenza di un fattore ereditario e a patogenesi non ancora ben chiara.
E quando parliamo di mal di testa? Si tratta del termine che comunemente utilizziamo o come sinonimo di cefalea/emicrania oppure per identificare un dolore passeggero e facile da trattare.
In realtà, per una persona che soffre di una forma di cefalea primaria il mal di testa è la manifestazione sintomatica (e dolorosa) di una malattia neurologica; per comprendere meglio di cosa stiamo parlando chiediamo l’aiuto da casa e sfruttiamo un documento davvero prezioso: la Classificazione internazionale delle cefalee (The International Classification of Headache Disorders | ICDH terza edizione).
Pensate che fino al 1962 non esisteva nessun criterio che permettesse di classificare i diversi tipi di cefalea e non c’è nemmeno bisogno di dire quanto sia importante, sia per i medici sia per i pazienti, avere, invece, un quadro di riferimento per identificare la patologia e, di conseguenza, il miglior percorso di cura.
L’ICDH descrive un numero piuttosto ampio di tipologie di cefalee e delle loro sfumature; per brevità in questo post vi riporto una sintesi macroscopica e, per chi volesse approfondire, lascio il pdf da scaricare cliccando su questo link: ICDH – 3
Cefalee primarie e cefalee secondarie
Cefalee primarie Il dolore è la patologia e non è causato da altre malattie | Cefalee secondarie Il mal di testa è sintomo di altre patologie in atto |
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1) Emicrania con aura e senza aura 2) Cefalea tensiva 3) Cefalea a grappolo e autonomico-trigeminali 4) Altre cefalee primarie | 1) Cefalea attribuita a trauma cranico/cervicale 2) Cefalea attribuita a disturbi vascolari cranici/cervicali 3) Cefalea attribuita a patologie intracraniche non vascolari 4) Cefalea attribuita all’uso/sospensione di una sostanza (in questa categoria rientra anche la cefalea da abuso di farmaci) 5) Cefalea attribuita a infezione 6) Cefalea attribuita a disturbo dell’omeostasi 7) Cefalea o dolori facciali attribuiti a disturbi del cranio, collo, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca o altre strutture facciali o craniche 8) Cefalea attribuita a disturbo psichiatrico |
Tipologia e localizzazione del dolore
Un’altra prospettiva, chiara e immediata, attraverso cui possiamo analizzare diversi tipi di cefalee primarie (e comprenderne le differenze) è quella della tipologia di dolore e della sua localizzazione:
Nell’emicrania il dolore colpisce tendenzialmente un solo lato del cranio ed è prevalentemente pulsante.
Per sapere cosa succede al cervello delle persone che soffrono di emicrania, leggete l’articolo “C come cervello emicranico“.
Nella cefalea tensiva il dolore interessa tutta la testa ed è costrittivo e gravativo.
Nella cefalea a grappolo il dolore colpisce occhio, zigomo e tempia, ed è trafittivo.
A ognuna delle cefalee primarie nei prossimi mesi dedicherò un articolo di approfondimento altrimenti questo post sarebbe diventato enciclopedico e, molto probabilmente, anche noioso e io non voglio annoiarvi, soprattutto di domenica sera!!
E voi, amiche e amici, conoscevate già le differenze tra i diversi tipi di cefalee?
Quale cefalea vi è stata diagnosticata?
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