Le domande e le curiosità sull'anticorpo monoclonale anti-cgrp

D come le vostre DOMANDE sull’anticorpo monoclonale anti CGRP

La D è attualmente la lettera più gettonata nel mio blog 😁
Disintossicazione, dolore, donne, differenze e ora le vostre domande, quelle che ho raccolto tramite Instagram, dopo aver fatto la mia prima dose di Emgality, l’anticorpo monoclonale anti-CGRP.

Per rispondervi ho fatto un video (lo trovate in fondo all’articolo), ma ho pensato anche a chi preferisce leggere e, quindi, ho trascritto tutte le risposte in questo post.

1. L’iniezione dell’anticorpo monoclonale è facile da fare?

Sì, è facile. Si tratta di una penna preriempita veramente semplice da usare e se ve lo dico io che ho il terrore degli aghi, vi potete fidare.
Si toglie il tappo che protegge l’ago, si sblocca e, dopo aver disinfettato la cute della zona in cui si decide di farla, si appoggia sulla pelle e si preme un bottone. Si sente un primo clic, bello forte e chiaro, appena parte l’iniezione e un secondo clic quando il medicinale è finito.

2. In che zona del corpo hai fatto l’iniezione?

Io ho scelto di farla sulla pancia perché mi sembrava la zona più comoda ed era quella che mi faceva meno paura. Si può fare anche sull’esterno del braccio, sul gluteo o sulla coscia. Gluteo e braccio sono, però, zone un po’ più scomode se si sceglie di fare la puntura in autonomia.

3. L’iniezione è dolorosa?

Premesso che il dolore è sempre soggettivo, per quanto mi riguarda è stata fastidiosa, non dolorosa. Io ho sentito un pizzico quando è entrato l’ago e un fastidio leggermente più accentuato quando il medicinale è arrivato sotto la cute. Personalmente lo reputo un fastidio assolutamente sopportabile, ho trovato molto più dolorosa la puntura per l’anestesia sul dito.

4. La prima dose di anticorpo monoclonale si fa in ospedale?

Io ho esplicitamente chiesto al neurologo di farla in ospedale. Il dottore mi ha fatto prima vedere come funziona il meccanismo della penna su un campione che utilizzano per fare le dimostrazioni; dato che io dovevo fare doppia dose di anticorpo come primo trattamento (detta anche dose di rinforzo), la prima puntura me la sono fatta fare, la seconda l’ho fatta io in autonomia.

5. Hai avuto fastidio dopo la puntura?

Un leggero indolenzimento nella zona dove ho fatto la puntura scomparso dopo qualche ora. Nulla di rilevante, ma le reazioni sono sempre soggettive.

6. Quanto tempo hai dovuto aspettare per fare la prima dose?

Ho aspettato un mese esatto. Il tempo di attesa, però, è diverso per ogni centro cefalee.

7. Quanto deve essere grave la cefalea per accedere al monoclonale?

L’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha definito con precisione i criteri che permettono di accedere a questo tipo di terapia di profilassi pagando soltanto il ticket; il grado di gravità delle cefalea è uno di questi. Nell’articolo A come ANTICORPO MONOCLONALE li trovate spiegati tutti.

8. Si fa soltanto una dose oppure ci sono dei richiami?

L’iniezione si fa una volta al mese; dopo 3 mesi dalla prima somministrazione dell’anticorpo monoclonale viene fatta una prima valutazione dell’efficacia e, se il farmaco funziona e i giorni di emicrania diminuiscono, la terapia prosegue per un anno.
Al termine dei 12 mesi la profilassi viene sospesa; se dopo tre mesi dalla sospensione gli attacchi peggiorano a livello di frequenza e severità, si riprende la somministrazione.

Se avete altre curiosità, scrivetemi un messaggio nei commenti, via mail (leparoledellemicrania@gmail.com) oppure sui profili social del blog.
Ed ecco qui anche il video; buona lettura o buona visione!

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